DEI RE DI SVEZIA se. Noi difendemmo la Finlandia; si concluse pace onorevole e sicura, sem'altra mediazione clic la stima reciproca delle due nazioni che nel combattersi aveano imparato a stimarsi. Quella pace fu dappoi raffermata con nuova alleanza. » Quanto a me, se in qualche cosa ho io contribuito ai nostri felici successi, tutto il mio merito in ciò consiste nel non aver mai disperato della patria, nell' aver avuto tempre confidenza nell’energia della nazione, e nell’ essere stato costantemente convinto che il popolo svedese non abbandonerebbe mai il suo re allorché il vedesse in marcia alla sua testa. » Ora rimane a conciliare un affare della più alta importanza: la guerra ha rovinato le nostre finanze, e conviene {istaurarle. A quest’oggetto io vi ho convocati in un momento in cui Io spirito di vertigine ha gettato quasi ovunque radice, e in cui senza dubbio poctii re oserebbero, come me, di esporsi ai pericoli che può presentare un’ assemblea popolare; ma io non temo per nulla le conseguenze del partito cui ho preso: tutto sperando dal vostro attaccamento e dalla sincerità con cui passo ad espor gli oggetti su cui avete a deliberare». Trattavasi di pagare le spese della guerra terminata nel 1790 ed i debiti dello stato. I sussidii accordati dalla dieta del 1789 non coprivano le spese dell’ultima campagna, la più attiva e per conseguenza la più dispendiosa di tutte le tre. La lunga interruzione della navigazione, prodotta dalla preponderanza dei Russi sul Baltico, avea prodotto sensibile incarimento di tutte le mercanzie che la Svezia era costretta ricavare dall’estero. Gli effetti pubblici avrano subito un ribasso del quaranta per cento.Un rapporto, prodotto ai comitato secreto della dieta, portava il debito a trentaquattro milioni e 3oo.ooo risdalleri: somma immensa per un paese poco riccone carico ancora del peso delle passate guerre. Si concepisce facilmente che la sola idea di una nuova guerra dovea far rabbrividire ogni Svedese che amasse veracemente la sua patria, c ne conoscesse i veri interessi. Questo fu il motivo che determinò a coprire del più fitto velo le deliberazioni del comitato segreto. Il re assistette