DELLO STATO DI VENEZIA 187 lontà dimessosi del posto sin allora occupato, ma non si potè indurvi quel vecchio rispettabile, che ricusò qualunque carica nel governo. Villetard avea persuaso gl’individui clic già stavano per esser nominati capi,che prevenendo in tal guisa gli ordini di Bonapartc,se lo sarebbero reso molto più favorevole. Il segretario di legazione, in uno scritto supposto di lui, ma spoglio di ogni carattere di autenticità, avea rinnovata una domanda che iacea parte delle condizioni imposte dal generale in capo dell'armata d’Italia, il rinvio cioè non per anche eseguito degli Schiavoni; truppa interamente divota a S. Marco, ma indisciplinatissima, e di cui in parecchie occasioni aveano i Francesi esperimentato in terraferma il valore feroce. Nel giorno 10 si fcce imbarcare alla Piazzetta di Venezia gran parte di essi armati. Del resto si avea annunciata al doge e alte autorità che con essolui erano per abdicare tutte le pubpliche rappresentanze una continuazione dell’armistizio. Notisi che 1 deputati trovavansi ancora in Milano, e ben lontani dal sospettare ciò che allora accadeva in patria. Pochissimi erano quelli a Venezia che conoscessero il manifesto del generale in capo dato da Palma Nova il 3 maggio «797; in cuiBonaparte citava quindici capi d’accusa contra il governo, concludendo e ordinando ai suoi generali di trattar da nemici tutti i Veneziani, di far atterrare dovunauc il leone di S. Marco ec. L 11 si videro passeggiare parecchi dei prigionieri di Stato sulla piazza maggiore, i quali detenuti dal consiglio dei Dicci c dagli Inquisitori doveano la loro libertà alla scossa, che già cominciava ad operarsi. Tra questi eravi uno Schiavone che per molt’anni era stato arrestato per un complotto che avea mirato a consegnar la Dalmazia alla corte di l’etroburgo: ed un tal genere di gastigo non attestava gran fatto quella severità che venne tanto rinfacciata all’estinta repubblica. Fransi vuotate ed aperte alla pubblica vista le due famose prigioni del ducale palazzo dette i piombi ed 1 pozzi, e la gente atfoltavasi per vederle. Entravasi in esse per le sale del palazzo ove raccoglicvansi gl’ Inquisitori di stato. Una era altissima, e l’altra sotterranea. L’una chiamavasi