DE’Rii DI NAPOLI E DI SICILIA 3i5 larvato l’ombra del potere , avea abbandonato le sue sessioni; il popolo si crrdette il solo padrone,e non consultò che la sua audacia e disperazione. Nella sua cieca demenza non iacea veruna distinzione; e trucidò spietatamente il duca della Torre e suo fratello Clemente Filomarino, entrambi commendevolissimi per talenti e per virtù. Completa era l’anarchia, nè si videro altri spedicnti per porvi un termine se non quello di chiamarvi i Francesi ed agevolar loro i mezzi di entrare in città. A questo scopo conveniva impadronirsi del forte S. Elmo e del castel Nuovo, ch’erano in potere dei Lazzaroni, e donde essi poteano fulminare i Francesi col fuoco delle batterie,in caso questi si presentassero alle porte di Napoli. Si giunse ad ingannare i Lazzaroni col fingere di servirli; si penetrò nei forti da essi occupati, col pretesto di unirsi loro per combattere i nemici della patria; ina quando vi fu entrato il fiore dei migliori cittadini, disarmarono quanti poteano opporre resistenza, e saper fecero a Cliampiounet che nulla gli restava a temere, il suo passaggio non avea più inciampo c potea entrare in Napoli. Ma il generale francese dovette ancora superare molte difficoltà pel corso di due giorni, avendo a lottare contra un’immensa folla clic senz’ordine e senza capi lo attaccò sino'entro il suo campo. Fulminati dal fuoco dell’artiglieria,i Lazzaroni quanta più gente perdevano più pareva crescessero di numero e maggior mostravano coraggio, degno veramente di miglior fortuna, e non cedettero alla necessità se non che quando finalmente furono convinti di essere traditi e si accorsero eli’ erano stati loro tolti i lorti; più che dalla loro disfatta, umiliati dalla vergogna di cui dicevano essersi coperti i loro concittadini col darsi al nemico. Il 23 di gennaro entrò in Napoli 1’ armata francese, due giorni dopo il principio dell’attacco. Fu prima cura del generai Championnet di creare un governo interinale per vegliare ai pressanti bisogni del momento e preparare ad un tempo una costituzione che fissasse lo stato sociale e politico della nazione.Tali funzioni importanti vennero affidate a 25 cittadini, divisi in sei comitati, i quali accoppiavano insieme i poteri amministrativo ed esecutivo, e formavano l'assemblea legislativa: e in tal guisa, senza consultare ¡¡li