46a CRONOLOGIA STORICA con restrizioni relative a circostanze particolari. N'erano del tutto esclusi gli stranieri, e questo destò lagnanze negl’I-slandesi. In una istanza da essi fatta al re si querelavano perchè interdetti essendo di poter fare spedizioni nel tale* o tal porto danese cui essi scegliessero, trovavansi posti alla discrezione dei fattori dei negozianti di Copenaghen , che in fatto praticavano il monopolio, avendo essi il mezzo di allontanare chiunque si presentasse; c si promise loro di correggere con particolari provvidenze agli abusi di cui que-relavansi. Le meteore che aveano desolata l1 Islanda alcuni anni (rima, aveano steso la loro influenza funesta sino sulle isole ocrocr. Nel 1789 s’incaricò una commissione di studiare le misure più convenienti alla loro prosperità. Essa propose nel 1791 di render libero il commercio di quell’arcipelago, e ciò si fece nel 1796. Altra commissione formata nel 1788 volse la sua attenzione sul Groenland, il cui commercio esclusivo venia fatto dal re. Dietro il parere della commissione, il re vendette i suoi navigli e (pianto ne dipendeva a negozianti di Copenaghen, di Bergen, di Christiansand e di Flensburgo. Non si volle però dichiarare libero il commercio, temendosi non i Groenlandesi, poco ancora civilizzati,facessero degli scambi in forma poco per essi vantaggiosa, non ben conoscendo il valore delle cose. Nel 1785 fu permesso a tutti i porti degli stati danesi d’inviar legni all’isola S. Croce nelle Antille, a condizione di verificare il loro ritorno a Copenaghen. a meno non fossero destinati per città ove esistessero raffinerie di zucchero. In queste non era compresa Altona, attesi i particolari privilegii di cui godeva per altri riguardi. Si aprirono anche agli stranieri le isole S. Tommaso e S. Giovanni, c l'anno stesso pensò il governo ad eri^re uno stabilimento alle isole Nicobar nel mar dell’Indie. Nella nuova disposizione dei ministeri, si staccarono nel 1785 dal dipartimento delle finanze l'amministrazione della banca regia e gli oggetti concernenti la liquidazione generale. Le somme dovute alla banca dalla cassa regia, ammontanti a circa nove milioni in viglictti di banca, la cui circolazione avea nociuto al credito pubblico,doveano gra-