126 IN MACEDONIA PRIMA DELLA RIVOLUZIONE nella sostanza, ne ebbe in risposta... una lettera in tureoi Hilmy pascià ha anche voluto fare dello spirito! In questa lettera l’ispettore Generale delle Riforme, in mezzo a un mare di frasi, diceva che la Gendarmeria non poteva assolutamente sindacare l’opera dei funzionari militari, e che il De Giorgis esorbitava dalle sue mansioni di organizzatore; non potersi ammettere che assumesse il comando, ecc., ecc. Data l’impossibilità della applicazione del regolamento, era bell’e finita anche la ragione dell’organizzazione della Gendarmeria, e incominciava cosi il periodo di inazione assoluta per il De Giorgis e per i suoi ufficiali. Nel mese di aprile del 1906, il generale mandò le sue dimissioni. Anche allora, per quanto tutti sapessero le ragioni che lo avevano determinato a questo passo, serbò il più assoluto silenzio. Solo qualche intimo, interpretandone il pensiero, e, chi lo sa, ripetendo forse una frase sua sfuggitagli in qualche momento di maggiore amarezza, disse e ripetè a Salonicco, che il generale, per tutti gli onori del mondo, non poteva rassegnarsi ad ingannare ancora il suo paese e tutta l’Europa che aveva creduto alla possibilità delle riforme. Ma dovette finire col cedere alle preghiere del Governo e rimase ancora in Macedonia, malgrado la convinzione più assoluta di nulla poter fare. 18 Mono