XXX INTRODt'ZIONE forse potuto ottenere il pagamento di indennità dovute il parecchi connazionali nostri, che aspettano ancora — e forse adesso non avranno più nulla — mentre, nelle stesse circostanze, i sudditi d’altre nazioni sono riusciti, grazie all'intervento del loro Governo e della diplomazia a farsi liquidare le loro. I.a dimostrazione navale italiana, invece, a parte la questione delle poste, ha lasciato le cose tal quale come prima. Era proprio necessario per ottenere questo unico resultato mobilitare tre squadre? E permesso dubitarne. Intanto, a Salonicco, come in altre città, senza il menomo dubbio, gli uffici postali italiani avrebbero potuto essere aperti senza grave difficoltà. A Salonicco, quando l’Inghilterra volle aprire un ufficio postale, incontrò le stesse difficoltà. Le guardie di polizia che la Sublime Porta minacciò di mandare davanti ai nostri uffici, se li avessimo aperti malgrado il divieto, minaccia che pare abbia prodotto una grande impressione a Roma e alla nostra ambasciata, furono mandate davanti all'ufficio postale inglese di Salonicco, aperto senza autorizzazione. Il direttore fece mettere la bandiera inglese sulla porta dell’Ufficio. Per due o tre giorni, le guardie passeggiavano su e giù dalia mattina alla sera. E, dopo, l’ufficio continuò a funzionare regolarmente senza più nemmeno questa sorveglianza. A Salonicco e in altre città si poteva fare lo .«-tesso da noi pure. Il marchese Imperiali non volle assolutamente. Voleva risolvere la questione in blocco e potT aprire contemporaneamente anche gli uffici a Costantinopoli. E fu mentre egli era a Roma che in organizzata la paitenza delle navi. Aveva avuto una dimostrazioni' navale il Constans. Non era giusto avesse la sua anche l’ambasciatore di S. M. il Re d'Italia? Dimostrazione che, ripeto, avrebbe potuto essere, tino a un certo punto «iustiflcata, se avesse servito veramente a risolvere tutte le questioni che erano pendenti con la Turchia. Adesso, a cose avvenute, è difficile stabilire se senza tale minaccia si sarebbe ottenuto ugualmente di potere aprire gli uffici postali a Costantinopoli. Coloro che conoscono l’ambiente hanno la convinzione si sarebbe ottenuto, se da parte nostra si fosse usato un po’ più dì tatto, e non si fosse fatto dalla nostra ambasciata una politica completamente sbagliata.