120 IN MACEDONIA PRIMA DEU.A RI VOLIZIONE non dovrebbero mai parlare di politica estera... se non per approvare ciò che fa il Governo. È un’idea come un’altra che può germogliare nel cervello di un Ministro Austro-Ungarico, o in quello di qualche uomo politico tedesco, visto che, anche in Germania, dal più al meno, la stampa prende l’imbeccata dalla Wilhelmstrasse; ma che non sappiamo come possa essere presa sul serio in Italia, dove si è sempre discusso liberamente sull’esempio inglese, e come si deve poter fare in un paese libero, nel quale anche la politica estera, e le relazioni con gli altri Stati, non sono più un privilegio del Monarca, ma devono essere soggette al controllo del paese. In ogni modo, se fosse permesso fare un bisticcio di parole, si potrebbe dire che vi è una responsabilità, e gravissima, anche per quelli che il Goluchosky designa come irresponsabili. Appunto perchè la panila di questi ultimi non compromette, sarebbe in molti casi deplorevolissimo il loro silenzio. Che, anzi, è naturale gli irresponsabili parlino, tanto più quanto maggiore è il riserbo che s’impongono i responsabili : cioè il Governo ed i molteplici suoi organi, nella diplomazia, nella politica, nella stampa. È precisamente quello che è avvenuto per la discussione della mozione Barzilai (1). Il Governo ha la cinto. Ha anzi imposto il silenzio nell’aula di Montecitorio. Ma la stampa ha parlato, ha richiamato l’attenzione del Paese sulle vere condizioni dell’Italia nella politica internazionale. Ed io amo sperare che pur rimproverando gli « irresponsabili » perchè questa è la parte che deve fare il Governo, è in cuor suo lieto che nella stampa, invece di tacere, si sia detto molto chiaramente come stanno le cose. (1) La mozione presentata dopo il discorso Aehrenthal sulla politica ferroviaria balcanica deM’Impero Austro-Ungarico.