i?!)2 UN REGIME SCOMPARSO. ducono a quella ove egli riposa, e quella dov’è la guardia, sieno illuminate d’uu tratto, e suonino i campanelli d’allarme per ¡svegliare i suoi fidi ove il sonno li avesse sorpresi. I.e stesse precauzioni si sono adottate per quanto riguarda i cibi. Erano circa cinque o sei mila le persone alle quali dovevano provvedere le cucine imperiali, ma due o tre soltanto erano quelle che avevano l’incarico di fare gli acquisti e di pensare poi alla cucina del Sultano. E anche su queste persone era esercitata una continua sorveglianza da altissimi funzionari — a loro volta sorvegliati da altre spie. Una doppia e tripla cinta di mura circonda lldiz Kiosk, e tutt’intorno sono sparsi sulle colline circostanti le caserme per parecchie migliaia di soldati destinati alla guardia del Padiscià, fra i quali vi sono quegli Albanesi da tempo devoti alla sua persona e che bau sempre paralizzato la sua azione in Albania. Su dieci o dodicimila uomini che componevano questa sua guardia permanente, o che per lo meno erano impiegati alla sua sorveglianza, circa una metà erano Albanesi, l’altra metà è stata per un pezzo composta in gran parte di quei Curdi massacratori degli Armeni nell'Asia Minore, e che dal punto di vista della politica del Sultano erano l’elemento che dall’altra parte del Bosforo, nella Turchia Asiatica, facevano lo stesso giuoco degli Albanesi — e che erano anch’essi, in generale, sudditi devotissimi di Abdul Hamid. (1) (1) Mentr? questo pagine si stanno stampando, giunge notizia di un sollevamento di Curdi che non intendono affatto di cedere agli Armeni e di avere diritti perfettamente uguali a loro. Il Governo ottomano ha mandato prontamente contro di loro due reggimenti che hanno già avuti alcuni scontri sanguinosi coi ribelli. Il movimento se non ancora completamente domato è circoscritto. Il Governo ha agito realmente con la più grande energia e con la prontezza necessaria.