258 LA COSTITUZIONE DI MIDHAT questo suo primo Gran Vizirato con due atti di energia che levarono molto rumore e consolidarono la sua fama di rettitudine e di onestà. Rillutò una somma cospicua che, ogni anno, il Kedivé d’Egitto soleva portare alla Sublime Porta per ottenere sempre nuovi privilegi che miravano a rendere sempre più nominale la sovranità del Sultano, e sollevò uno scandalo, a proposito di un nuovo contratto, stipulato col famoso barone Hirsch, concessionario delle ferrovie della Rumelia, a tutto vantaggio naturalmente di quest’ultimo, e a danno dello Stato. Il barone Hirsch aveva distribuito lautissimi bacscich, non solo a ministri e funzionari, ma anche a personaggi di Palazzo, che, notoriamente, avevano intascato... per conto del Sultano. Midhat annullò il contratto e impose a costoro di restituire le somme percepite. Il Sultano dovette cedere. Restituì, o fece restituire dai suoi prestanomi le somme ricevute. Ma destituì il Gran Vizir che aveva avuto il gran torto di voler porre un argine al dilagare della corruzione. E Mahmoud Nedim, il Gran Vizir docile e pieghevole a tutti i capricci del suo Signore, riprese occultamente tutta la sua influenza, fece allontanare Midhat e destituire uno dopo l’altro, i Gran Vizir e i ministri che gli succedettero, sospettati di parteggiare per lui, o di avere idee un po’ liberali. Ma il malcontento della popolazione aumentava ogni giorno, e la situazione in tutta la Turchia Europea diventava sempre più grave. A Salonicco, de’ fanatici avevano assassinato i Consoli di Francia e di Germania. La minaccia di un intervento e della guerra traspariva da tutte le note diplomatiche. Midhat pascià si era tirato in disparte, pur adoperandosi a creare e a tener compatti un nucleo di persone che. a un momento dato, e presentandosi te cir