L'antirnUitariimo 61 pallilo sUimbulovislu, celile tutti I partiti dopo multi unni di potere, e con la nuova situazione che è andata man mano creandosi all'interno e all'estero, ha bisogno di rinnovarsi e lo farà certamente sotto la direzione di uu uomo di grandissimo valore — come il UheiinadielT che ne è attualmente il capo. Ma appunto perché l’opposizione era cosi variopinta, la crisi è stata laboriosa. Finalmente il rrincipe, come dicevo, si è deciso ad affidare il potere al partito giovane, che ha un certo seguito nel paese, per quanto, come accade nei partiti nuovi, sia costretto ad accogliere nel suo seno un po' di tutto, compresi dei socialisti, il che Unirà per compromettere le sorti del parlilo. Sono tutti uomini uuovi, i quali han preso un po' come motto quello del nostro ministero Cairoti • inabili ma onesti. ■ Naturalmente con due soli deputati ministri, il Gabinetto non avrebbe potuto presentarsi alla Camera. Sono state indette perciò le elezioni generali, e la lotta sarà certamente molto aspra. Ma, prima di affidar loro il potere, il Principe ha messo delle condizioni, ed ha voluto che del Governo facessero parte il PaprikofT, già ministro di Bulgaria a Pietroburgo, per la continuità della politica estera, e il generale Nicolajef, forse il generale più popolare nell'esercito, e suo aiutante di campo, per la guerra. Tanto più che, nel partito democratico, vi è una certa tendenza all’ antimilitarismo e si proclama eccessiva la spesa di circa 36 milioni all'anno per la guerra, e superiore alla potenzialità del paese il mantenere un esercito di 52 mila uomini sul piede di pace! Ed è vero. Il paese non potrà forse sopportare ancora per molti anni un cosi grave peso. Ma, d’altra parte, è a questo esercito forte, ben disciplinato e ben armato, che la Bulgaria deve la sua posizione