Discussioni a porte chiuse 275 Anche con la Costituzione, come si vede, il lavoro potrebbe non mancare alla polizia turca! Basta un rapido esame d’alcuni articoli soltanto della Costituzione turca per rilevare come tutto dipenda dal modo e dallo spirito col quale il Sultano ed il Governo intendono applicarla. È una Carta Costituzionale che si potrebbe anche prestare a rendere quasi nulla ed illusoria la concessione delle franchigie costituzionali e della libertà. Bastano due o tre articoli, ai quali ho accennato, per far capire come, facendo discutere i deputati a porte chiuse, come fu fatto più di una volta nel 1877, vietando la elezione... delle persone incomode, e facendo in modo, a proposito della questione della lingua, che una quantità di paesi, e, quindi una parte della popolazione non sia rappresentata, o lo sia da persone che non ne dividono affatto le idee, si possa anche ritornare a un regime che di liberale avrebbe soltanto il nome. Diventa tutta una questione di interpretazione. Che cosa vuol dire la conoscenza del turco? Se si pretende che uno lo sappia anche scrivere, i deputati cristiani non potrebbero essere molto numerosi, specie per alcune provincie. Ma, anche dal punto di vista mussulmano, l’applicazione di quell’articolo, presenta serie difficoltà, e tutta l’Arabia, o quasi, rischia di non essere rappresentata al nuovo Parlamento come non lo fu che molto scarsamente a quello del 1877. Gli Arabi, fra l’altre cose, non si degnano di studiare il turco. Affettano, anche quando la conoscono un po’, di ignorare una lingua che per loro è una lingua barbara e che non può sostenere il confronto con l’arabo. E poi è la lingua degli usurpatori e non quella di Maometto! Così com’è, la Costituzione può essere applicata in modo da dare una assoluta pre-