Ministri e Gran Visir resto, anche »lai Greci e da ima quantità d noti mussulmani, nulla vi potrebbe far credere di trovarvi nella capitale deirislarnismo. Tulio dipende, come dicevo, dal Sultano e dai suoi favoriti che egli cambia raramente. Talizim pascià, il Primo Segretario, ò da circa vent'anni a quel posto ed è un altro dei grandi favoriti : Izz«t pascià è a Palazzo da dodici anni circa; ltaghib, del quale avrò occasione di discorrere perchè ha avuto una certa parte nelle questioni di Eraclea, gode pure da molto tempo la fiducia del Sultano. Vi sono anche ministri in carica da quindici o venti anni : Abdul-Ha-mid non ama i cambiamenti. Quando trova l'uomo che gli serve non se ne disfà più. Gli è che nessuno di tulli questi personaggi fa della politica; non sono altro che degli strumenti nelle mani imperiali. Anche la carica di Gran Visir, malgrado il titolo di Altezza che vi è unito e un certo fasto del quale è ancora circondata, ha mollo perduto della rua importanza. Abdul-Hamid ne ha cambiati parecchi, ma adesso non è più come una volta, quando il cambiamento del Gran Visir voleva dire un cambiamento di politica come sotto tutti i predecessori dell'attuale Sultano; quando cioè la scelta di un Gran .Visir poteva indicare un orientamento verso la Russia o significare invece il trionfo della- politica inglese. Adesso, anche quando il Gran Visir muta, ciò non ha alcun significato politico, l/importanza di questo personaggio è diminuita al punto che vi sono ministri coi quali non va assolutamente d'accordo, che notoriamente sono contro dì lui, e dei quali tuttavia non può nemmeno lontanamente pensare a disfarsi. Il Sultano vi si opporrebbe assolutamente, poiché tale animosità fra i suoi consiglieri, o il lori disaccordo egli li considera come la migliore Garanzia.