238 I.A CADUTA DF.I FAVORITI Come complemento a questo programma si possono considerare le dichiarazioni che il vecchio uomo di Stato faceva l’indomani al corrispondente del Journal. — « Abbiamo stabilito coi colleghi — diceva Kia-mil pascià, — le grandi linee del nostro programma politico. Siamo sopratutto degli uomini di buona volontà, e faremo tutto quello che sta in noi per dare la soddisfazione dovuta alle giuste aspirazioni dell’opinione pubblica. 11 nostro primo dovere, quello che ci si impone prima della convocazione del Par lamento, è di ristabilire l’ordine, di epurare l’amministrazione, di ricostituire la Giustizia, di mettere Uno a tutti gli abusi. Abbiamo incominciato dal sopprimere le funzioni e le spese inutili. Solo con questo, contiamo di realizzare una economia di cento milioni all’anno. Gli impieghi inutili, e largamente, larghissimamente retribuiti, si erano moltiplicati all’infinito. Tutti i ministri avevano dei sot-to-segretari, e questi, a loro volta, avevano de’ sotto-segretari aggiunti. Il Consiglio di Stato contava più di duecento membri. Non ne conserviamo che tren-tasei, che, con un presidente, ci pare un numero sufficiente. Molte altre sinecure debbono scomparire. Ma, in compenso, i nostri ufficiali e le nostre truppe di terra e di mare saranno, d’ora innanzi, puntualmente pagati. Il programma del nuovo Ministero turco! Ecco un documento che nessuno, qualche mese fa, avrebbe immaginato di leggere nei nostri giornali. 11 primo Ministero sorto, mentre non erano ancora deposte le armi, e potevano giungere, da un momento all’altro, le notizie di nuovi conflitti, non ha creduto indispensabile questa formalità. Ma, con questo secondo Ministero, la vita costituzionale della Turchia