262 LA COSTITUZIONE DI MIDHAT che, poche ore dopo, sarebbero andati a prenderlo per condurlo al Serraschierato e proclamarlo Pad' scià; Suleiman pascià, fu incaricato — a cose finite — di andare a dare la notizia della sua deposizione ad Abdul-Aziz. Il fevta dello Schik-ul-Islam, ottenuto prontamente, fu redatto in questi termini : Domanda — se il commendatore dei credenti tiene una condotta insensata, e non ha le conoscenze politiche necessarie per governare; se fa delle spese personali che l’impero non può sopportare; se la sua permanenza sul trono deve avere delle conseguenze funeste, si deve o no deporre. Risposta — Il Cheriat — legge religiosa — dice sì. Firmato : lo Scheik ul Islam Hassam Kairxjllah al quale Dio faccia misericordia. In poche ore tutto fu eseguito secondo il programma. Murad fu proclamato Sultano, e Abdul-Aziz apprese, alle due di notte, «piale fosse la sua sorte. Un iradè del nuovo Sultano, ordinava al maresciallo di condurlo al palazzo di Tcheragan. Da principio, Abdul-Aziz si scagliò contro Suleiman, chiamandolo traditore, cercando ancora di ribellarsi, chiedendo aiuto ai suoi famigliari. Ma visto inutile ogni tentativo, pronunciò le sacramentali parole: sia fatta la volontà di Allah, e si lasciò condurre alla residenza destinatagli dal nuovo Sultano. Cinque giorni dopo, essendo riuscito a procurarsi un paio di forbici, il Sultano detronizzato si uccise tagliandosi le vene. La fine tragica di Abdul-Aziz e il dramma accaduto qualche giorno dopo in casa di Midhat mentre i ministri erano riuniti a Consiglio, e nel quale caddero colpiti a morte Hussein Avni, che era stato