368 l’annessione della Bosnia Erzegovina giunse — l’Austria ha l’obbligo di dichiarare francamente e apertamente, che i suoi interessi più vitali non lo permettono d’accettare una soluzione della questione bosniaco-erzegoVese, elio non sia tale, d;i poter avere per risultato, la pacilicazione durevole di queste provincie e impedire il ripetersi d’avvenimenti che hanno fatto correre così gravi pericoli alla pace dell’Europa ». Appena finito questo discorso, in mezzo al silenzio e all’attenzione profonda di tutti i plenipotenziari, si alzò lord Salisbury per dire « che non vedeva altra via d’uscita, che la loro occupazione per rimettervi l’ordine, da parte di una potenza in grado di sopportare le spese e i sacrifici troppo gravi per la Turchia: cioè l’Austria-Ungheria ». Tutti i presenti assentirono — tranne, ben inteso, i Turchi. — Solo il conte Corti azzardò qualche timida osservazione... Ma in una seduta successiva questa misura fu votata alla unanimità (1). Ho accennato a una delle ragioni importanti che hanno spinto l’Austria ad insistere. Ma vi ebbero il loro peso anche altre considerazioni dinastiche e di politica interna. L’Impero aveva dovuto abbandonare pochi anni prima la Lombardia e poi il Veneto. Il partito militare specialmente non vi si era ancora rassegnato. L’acquisto della Bosnia e dell’Erzegovina (1) Da questi accordi venne fuori il famoso articolo 25 del Trattato tanto discusso peri la sua voluta indeterminatezza così concepito : Art. 25. Le provincie di Bosnia ed Erzegovina saranno occupate ed amministrate daH’Austria-Ungheria. Il governo d’Austria-Ungheria non desiderando incaricarsi del Sangiac-cato di Novi Bazar che si estende fra la Serbia e il Montenegro nella direzione sud est fino al di là di Mitrovitza, l’amministrazione ottomana continuerà a funzionarvi. Tuttavia allo scopo di assicurarsi il mantenimento del nuovo stato politico, del pari che la libertà e la sicurezza delle vie di comunicazione. l’Austria-Ungheria si riserva il diritto di tener guarnigione e di avere delle strade militari o commerciali su tutta la estensione di questa parte dell’antico vilayet di Bosnia. A tale scopo i governi d’Austria-Ungheria e di Turchia si riservano di intendersi sui particolari.