I.’IN 1)1 PENDENZA BULGARA te diplomatico... in omaggio al Trattato di Berlino, erano dovunque dappertutto considerati come i legittimi rappresentanti di uno Stato libero e indipendente, il quale, del resto, si era imposto all’ammirazione dell'Europa per il grado di sviluppo che ha saputo raggiungere nel breve periodo di trent’anni. Ora, il rifiuto ,da parte del ministro degli Esteri ottomano, d’invitare il signor Guechoff al pranzo diplomatico, al (piale hanno assistito tutti i rappresentanti delle altre nazioni, voleva dire semplicemente questo : che attenendosi alla lettera del Trattato di Berlino, la Sublime Porta intendeva d’ora innanzi considerare veramente la Bulgaria come uno Stato vassallo e tributario.... malgrado, naturalmente, non abbia mai pagato il tributo, ed al Sultano non sia certo venuto in mente di reclamarlo. Oramai, che le relazioni dei due paesi non avessero completamente lo stesso carattere di.quello che hanno le relazioni fra un paese e l’altro, si rilevava solamente dal fatto che il rappresentante di Sua ¡Maestà il Sultano a Sofia non aveva il titolo di ministro, ma bensì quello di Alto Commissario Ottomano. Ma era una questione proprio semplicemente di titolo, poiché, malgrado il desiderio che questo commissario avrebbe avuto di una posizione speciale, magari al disopra del Corpo Diplomatico accreditato presso il principe Ferdinando, a Sofìa era considerato assolutamente come se fosse il rappresentante diplomatico della Turchia, e niente più. Di tale speciale condizione di Stato vassallo nella quale, nominalmente, si trovava ancora la Bulgaria, erano rimasti come soli indizi cavas delle Legazioni e dei Consolati esteri, come si è détto, il titolo dei rappresentanti esteri a Sofia. Fra questi ultimi però vi era una certa gradazione. La Russia.