Una nota deirambasciatore Constant ws dire un porto che sarebbe in mano dei Russi in caso di una (ruerra. in temo luogo — e qui ritorna in in campo la mania del Sultano — Eraclea in mano dei francesi diventerebbe un centro di operai, quindi di socialismo e di anarchia dal quale avrebbero tutto da temere l’impero e il Capo dello Stato. Quindi, aveva detto il Sultano, niente monopolio per la Francia: ma monopolio invece per la Turchia. e pereti» la nomina di una Commissione onde stabilire il prem) del riscatto che il Governo Turco puft fare valendosi di un articolo della concessione del porto, e della ferrovia alla Società francese. ft stata la nomina di questa Commissione che ha provocato la nota furibonda di due settimane fa del Constans. nella quale diceva che per il riscatto la Società deve avere 15 milioni di indennità perone il Governo ha mancato a molti obblighi suoi, pift i trenta milioni che la Società ha impietrati nelle miniere. Non proprio a questi chiari di luna che la Sublime Porta, malgrado il desiderio del Sultano, potrebbe trovare una somma cosi cospicua. Per cui. ••alvo nuove sorprese, potrebbe anche darsi che tutto finisse In un bicchier d’acqua e che. fallita l'idea del monopollo, da parie del eruppe fr»ncese. come quella del riscatto da parte del Sultano, 'e cose rimanessero come sono ora. con questo per* dì vantaselo, non per I Prancesl soltanto, ma per tutti quelli che hanno delle concessioni: '’he I loro diritti fossero ufficialmente riconosciuti. Che > quanto chiede nella sua ultima nota il Constan«. ove b Turehia rinunri. come * certo, all'idea del riscatto Nel qual caso la situazione sarebbe chiarita per lutti E cesserebbe quindi anche la tensione che vi stata, qui a Costantinopoli, fra noi ed I Francesi, e che. sinceramente, deplorano tulli coloro che della