L'Italia e la Turchia XI i •tra politica < on la Turchia. Intasa alla qual« dovrebbero d'ora innanzi far convergere I loro «(orzi tanto II Governo che l'Amlmaciatu, e, specialmente quest'ultimu, non Isolanti oai • vivendo osclusitamente in un mondo speciale, ma cercando d'avere maggiori relazioni con la parte Intellettuale del paese che ne sarà d ora innanzi la class.4 dirigente e l'ispiratrice del Governo L'Inghilterra raccoglie ora le simpatie del Giovani Turchi, ai quali più d una volta la sua ambasciata e i suol consolati servirono di rKugio e 11 sottrasse all'esilio o alla morte, mentre la nostra rappresentanza diplomatica prodigava cortesie ui piti loschi personaggi Incaricati di sorvegliarli. Nel tempo stesso, come (anno gli altri ambasciatori, anche quello d'Italia dovrebbe avere più (requenti contatti nella Colonia, la quale non ha In molte occasioni dissimulato il suo risentimento, notando II poco riguardo, o per lo meno la noncuranza con la quale sono «pesso state trattate persone degne d ogni stima, rammaricandosi di quella specie di ostentazione con la quale non è stabi resa la visita, non è mai stata (atta una cortesia u qualche signora modesta — quella visita che non impegna a nulla ■- solo pervh* non appartiene a quel mondo elegante dello snobismo costantinopolitano. Come si potrebbe non trovare perfettamente giusti Acato questo ri* sentimento che ebbe il suo scoppio d'indignazione per la (uga di Melhamè, quando, di fronte a questa specie di ostracismo dato all'elemenlo italiano, si sapeva che erano trattate come gente di casa all'ainbasciata di S. M. Il Ite, le più tristi figure dei passato regime, compreso uno dei Melhamè che esercitava il più abbietto e ignobile de' mestieri: quello della spia? (Juel Melham*- che in una cartolina diffusa a centinaia di migliaia di copie in i tirchia e all'estero all'indomani della rivoluzione, è rappre sentalo stringendo nelle mani adunche de' sarchi d'oro, mentre cerca di (uggire calpestando delle montagne di teschi: i teschi della gente che le sue delazioni hanno mandato a morte? I-i nostra ambasciala deve sentire la voce, l'opinione, I desideri della Colonia, e fin dove può, appagarli e dovrebbe essere la prima a dare l'esempio nell'opporsl a un vieto pregiudizio per il quale, spesso, anche in Italia. alludendo ai sudditi italiani, da parecchie generazioni in Oriente, si suol dar« con dileggio il nome di levan-