UN REGIME SCOMPARSO. non esiste, o esiste ma commisto all’idèa della religione. E la parole turca vatan (patria) era una delle più proscritte! Forse, dal suo punto di vista, il Sultano non aveva torto ili nutrire tanta avversione contro tutto ciò che è stampato, in genere, e contro i giornali in modo particolàre. Poiché ò stata la stampa che ha latto la rivoluzione, dopo averla preparata con un lavoro di parecchi anni, facendo uscire a Parigi, a Bruxelles, a Ginevra, al Cairo, una quantità di giornali che, malgrado la sorveglianza della polizia, avevano una larga circolazione in tutto l’impero. Qualche mese fa, nessuno certo avrebbe immaginato così imminente il successo di una rivoluzione e la possibilità d’una Turchia costituzionale. Oggi essa è un fatto compiuto. In Europa non rimane più come ultimo campione dell’assolutismo che il Principe di Monaco, il quale può vivere tranquillo e senza il pensiero che il suo popolo aspiri a un ordine di cose diverso da quello della roulette e del trente et quaranta. Forse altri avvenimenti si preparano e maturano nell’Oriente Europeo e ci vorrà del tempo, come ho già avvertito, prima che la Turchia trovi il suo assetto definitivo. Non è nemmeno da escludere che la baldanza dei vincitori, questi governi e ministeri che incominciano a succedersi l’uno all’altro come è avvenuto in Persia, e che debbono obbedire agli ordini del partito Giovane Turco e di 11 li e 11 a specie di Comitato di Salute Pubblica che lo dirige, possa provocare una reazione. Adesso se ne stanno nascosti, non osano fiatare, ma sono forse più numerosi di quello che si crede i Turchi che non approvano il nuovo ordine di cose, i Turchi che avrebbero voluto essi pure redento il loro paese dai ladri e dai favoriti, ma che si sentono offesi nella