56 NELI.E CAPITAI J BAI.CANICHE nirono presto. Ed ora anche le relazioni assai fredde fra Belgrado e Sòfla paiono invece dare buon giuoco alla politica di Vienna. Più la Russia accentua la sua politica in Bulgaria, e più l’Austria cerca di attirare nell’orbita della sua politica la Serbia, sperando di poter avere nel regno la posizione che vi ebbe per molti anni all’epoca di Re Milano. E forse, più presto di quello che possa immaginarsi, vedremo Re Pietro accolto festosamente a Vienna dall’imperatore Francesco Giuseppe. Anche per la questione della Macedonia, che è la forma attuale della questione d’Oriente, i due paesi si trovano ad avere un programma completamente diverso, e Interessi ormai Inconciliabili. la Bulgaria desidera ardentemente l’autonomia della Macedonia, e tutte le misure, tutte le riforme o progetti di riforme che mirano a tale scopo, sono accolte con entusiasmo nel Principato. !.a Serbia invece è ostilissima a questo ordine di idee, e quindi, alla proposta inglese deU’autonomia. Col precedente della Rumelia Orientale che, dichiarata autonoma dal Congresso di Berlino, fu cosi facilmente assorbita dalla Bulgaria. l'autonomia e tutto ciò che può agevolarla, suscita le piò grandi diffidenze In Serbia, dove si convinti accadrebbe lo stesso della Macedonia: per cui essa si trova costretta a favorire ed approvare la politica austriaca contro la Bulgaria. Alla politica deU’aulonomia, che la Bussia vagheggia, per quanto non la sostenga apertamente, non credendo venuto ancora il momento di romperla con la Turchia, e non sentendosi preparata per una nuova lotta, e che b la base della politica bulgara, la Serbia e l'Austria-Un-gheria contrappongono, e cercano di far trionfare, la cosi detta politica delle zone di influenza, secondo la quale, Uskub e la sua zona, dovreboero rimanere