Contraddizioni 379 un giorno all’altro. Viceversa, di fronte alle proteste dell'Inghilterra per questa violazione dei traiteli da parte dell’Austria, e al rimprovero vivace che la stampa inglese rivolse all’Italia di essersi latta complice della sua alleata, a questa offesa ai patti, con un atto che offendeva e la Turchia liberale e la nazionalità Serba, fon. Tittoni diede l’ordine al marchese di San Giuliano di recarsi dal Ministro degli esteri di Sua Maestà Britannica, per smentire recisamente che l’Italia avesse mai avuto alcun accordo preventivo con l’Austria per l’annessione della Bosnia e della Erzegovina. Come si fa a mettere d’accordo le parole del discorso di Garate con questa smentite? Qualche giorno dopo di fronte alla indignazione della stampa italiana, alla tagliente ironia con la quale il Temps, l’organo ufficioso del ministero degli esteri francese, giudicò l’Italia e il suo Governo; alla meraviglia espressa dai più autorevoli giornali inglesi per questo strano e inaspettato contegno del nostro Paese, dalla Consulta si diramarono a destra e a sinistra comunicati, alle agenzie ed ai giornali, per dire che l’Italia, se si riunirà la Conferenza Europea, vi andrà perfettamente libera della sua azione, e che, come tutte le altre Potenze, come la Russia, come la Francia e l’Inghilterra, avrebbe affermato il principio che « una potenza firmataria di un traitelo, non ha diritto di violarlo in tutto o in parte senza un nuovo consenso con le altre potenze firmatarie». (1) Come conciliare questo tardivo rispetto per i trattati da parte del Governo italiano che pochi giorni prima aveva trovato naturalissimo nel di- (1) Sono le parole del comunicato diramato alla stampa inglese in seguito al colloquio clic qualche «¡orno dopo ehi** luogo a Londra fra il ministro degli Esteri inglese «• l’fsvolsky che, quando fu proclamata l'annessione, era per l’appunto in viaggio per visitare parecchie capitali e discutere della questione balcanica coi ministri degli Esteri delle grandi nazioni.