Dopo trent'anni 339 l’Europa di Mettermeli, il (piale soleva dire che bisognava trattare con la più grande severità, e come-ribelli, al loro legittimo signore... anche quei cristiani sudditi del Padiscià che avevano il torto d’insorgere e di non lasciarsi torturare, senza protestare e davano continue noie alla diplomazia con le loro querimonie. Ma il suo spirito aleggiava ancora intorno a quel Congresso, e dei sacri diritti della nazionalità non si tenne che ben poco conto. La guerra era stata provocata dalla rivolta della Bosnia e del-l’Erzegovina, dal sangue versato da tanti oscuri eroi anelanti a costituire con le altre popolazioni della stessa razza una grande nazione serba (lo stesso ideale per il quale si agitano ora) ed al Congresso stabili che queste uue provincie sarebbero state occupate ed amministrate dall’Austria, e divise, come ho detto, in tre tronchi il popolo bulgaro. La Bussia aveva vinto sui campi di battaglia. LAustria-Ungheria vinse nella lotta diplomatica, aiutata dal Bismarck, desideroso di spingere verso Oriente la Monarchia degli Absburgo. Inorientandosi, l’Austria doveva necessariamente abbandonare ogni velleità di rivincita per riprendere l’antica posizione nel centro dell’Europa, e doveva necessariamente diventare un’alleata preziosa per la politica tedesca! A trent’anni di distanza, sono per l’appunto queste due questioni, l’indipendenza della Bulgaria e l’annessione della Bosnia-Er-zegovina che, di nuovo, minacciano la tranquillità e la pace dell’ Europa. Era forse inevitabile che così accadesse, anche se, fino a poche settimane fa, nessuno avrebbe potuto immaginare che la questione, o le questioni, sarebbero state sollevate come conseguenze di una rivoluzione in Turchia, e che, contemporaneamente, o quasi, con due proclamazioni, una a Sofia, l’altra a Vienna, si potesse proclamare