XXXVIII INTRODUZIONE E stato questo disinteresse completo del Ministero della Guerra che ha permesso anche la nomina del generale di Robilant, che è stato altro errore della Consulta. Non per la persona, ben inteso. Per quanto certamente non fosse alla carica designato da precedenti speciali, perchè non credo si sia mai occupato di questioni di gendarmeria, il Robilant è uno dei generali più apprezzati. Ma vi era una questione di grado, per la quale la scelta non avrebbe mai dovuto cadere su di lui. Il Dp-Giorgis era tenente generale, e quando fu stabilito che un ufficiale italiano sarebbe stato incaricato della riforma della gendarmeria in Macedonia, si stabili di mandare un tenente generale per dare maggior prestigio e autorità alla carica. Ora, non è egli strano, ripeto, che per l’appunto, quando fallito l’accordo Austro-Russo, l’Italia manifestò l’intenzione di avere essa pure una posizione pari alle altre nella questione delle riforme, mentre, appunto per questo, erano stati creati gli agenti finanziari e alla nostra azione in Macedonia si voleva dare un carattere di maggiore importanza e di maggiore autorità, si sia sostituito il De Giorgis che era tenente generale con un maggior generale? P. evidente che come al solito, nella scelta hanno prevalso criteri, che non si conoscono, ma che certamente sono d'indole personale, e che non si è pensato affatto alla Macedonia e alle mansioni affidate al nostro generale. Tanto a Costantinopoli come a Salonicco questa scelta — ripeto, per la questione del grado non per la persona — provocò la più grande meraviglia. Si noti poi, che, per un’altra ragione, la nomina di un maggiore generale doveva essere assolutamente evitata. Uno degli aggiunti militari esteri, il russo, è egli pure maggior generale. Per cui si trovano ad essere di pari grado il comandante della Gendarmeria (diciamo pur comandante perchè è entrato nell’uso, sebbene non abbia comando) e uno degli ufficiali che, volere o no, è in una posizione subordinata. Pur troppo non è solamente in questi casi che le condrila ortranixzasionr drlla Gendarmeria a Oda. Il Caprini, cnmr «rentarlo drt generale italiano per la omuinaziooe della Oendarm. r a ni« ha stipendio dalla Torchia. Bleerr stipendio e indennità dall'Italia. Vi reren» nelle cerimonie fignra am un' oniforme civile torca, e abituai mente, per ordine del irne rale De Quanti*, come ura d’ordine del Ri. bilant, anche in borghese parla il fra. Non « strano che o» oBinale italiano. In arrrixio ilrH'Ilalia. debba sembrare o nn foniiofiarin o nn «od dito ot tornano f