146 IN MACEDONIA PRIMA DELLA RIVOLUZIONE uisUucdiuciilo turco mandato contro ui lui a lasciarlo in pace. A un certo momento il Uoverno bulgaro si è deciso ad agire sul serio, specie dopo il grido d'indi-Hnazione per il modo truce, iniquo col quale, a tradimento, fece uccidere il Sarafof da due amici che gli spararono a bruciapelo due colpi di revolver in casa sua dopo avere pranzato con luil Povero Sa-rafofl Si era abbandonato a loro fiducioso parlando loro dei suoi progetti per l'avvenire! Solo la vecchia madre del giovane capobanda aveva avuto un triste presentimento. A un certo punto aveva detto sommessamente al Aglio: — Lo sguardo di quei tuoi amici non mi piace... Non sono sinceri... E il Sarafof aveva risposto a quelle parole con una gran risatal... Pur troppo sono tristi, quasi macabre queste mie note da Monastir. Ma da parecchi giorni dacché sfiro un po’ in Macedonia, mi sono accorto che non si può discorrere d’altro. Mentre in Europa i giornali parlano delle Riforme come di una cosa seria, qui, nessuno dà importanza al nuovo progetto che sarà e-scogitato dalle cancellerie. Tutti sanno che le cose continueranno tal quale come prima. Se non peggioreranno. Vi sono di quando in quando dei periodi di calma relativa, ma poi, d’un tratto, si torna al solito regime, non solo di conflitti sanguinosi nella campagna, ma anche dei soliti delitti che rimangono impuniti malgrado avvengono nella città, persino a Salonicco, sotto gli occhi dell’ispettore Generale delle riforme, e dei suoi collaboratori! In città, nella via principale, a pochi passi della sede di parecchi Consolati, è stato ucciso poche settimane fa il dragomanno del Consolato greco. A