Il mancato invito a pranzo 327 Al primo pranzo diplomatico offerto sotto il nuovo regime dal Ministro degli esteri — che è l’unico ministro del passato regime rimasto in carica — non fu mandato l’invito al signor Guechoff, agente diplomatico bulgaro. Questi si lagnò del mancato invito, dichiarando che se non lo avesse ricevuto prima di sera — si era alla vigilia del giorno nel quale doveva aver luogo il pranzo — sarebbe partito. E cosi fece. Non è la prima volta che, un invito mancato, o anche semplicemente ritardato, provoca un incidente diplomatico. Ma in questo caso, e, dopo il rifiuto di riparare all’omissione, anche quando il signor Guechoff aveva dichiarato di partire, assunse subito un carattere d’eccezionale gravità, perchè lasciava vedere come il nuovo regime intendesse seguire di fronte alla Bulgaria una condotta molto diversa da quella seguita fino allora. A tutta prima poteva sembrare un pò’ strano, o per lo meno esagerato che il mancato invito ad un pranzo potesse voler dire tutte queste cose, ed ispirare quindi seri timori nelle Cancellerie, ma si comprende subito come ciò dovesse accadere, quando si pensa alla posizione nella quale la Bulgaria si trovava di fronte alla Turchia, dal punto di vista diplomatico e dei trattati, e se si tien conto, viceversa, della posizione che oramai le era stata riconosciuta dall’Europa. Sul Gotha, e secondo la lettera del Trattato di Berlino, il Principato di Bulgaria figurava ancora come uno stato vassallo dell’impero ottomano; ina da molti anni, e sopratutto dopo la sua riconciliazione con la Bussia, la Bulgaria era invece considerata come uno stato indipendente, e i suoi rappresentanti all’estero, per quanto non avessero ancora titolo di Ministro, ma solamente quello di Agen-