Come nel Ì878! 309 nelle peggiori condizioni che si possano immaginare, compromessi da dichiarazioni che per quanto sconfessate, limiteranno sempre in una certa misura l’azione dei nostri rappresentanti, e completamente isolati, poiché, mentre si sono rallentati i vincoli dell’alleanza, proprio nel momento nel quale avremmo dovuto cementare le nuove o le rinnovate amicizie, destinate forse a sostituirle, con una mossa inutile ed inabile abbiamo avuto tutta l’aria di continuare a giuocare in partita doppia: un gioco pericoloso, come giustamente disse il 2’emps, l’organo del Ministro degli esteri francese. A trent’anni di distanza l’Italia si presenta al nuovo areopago europeo nelle stesse condizioni. A Berlino nel 1878 si trovò completamente isolata, debole diplomaticamente e militarmente. In mezzo a rappresentanti delle altre nazioni che parlavano, mentre avevano sul piede di guerra, o quasi, dei potenti eserciti e delle formidabili squadre che incrociavano nel Mediterraneo, era naturale che non potesse far sentire la sua voce un paese come il nostro, che con una politica improvvida, qualche mese prima aveva abolito il macinato, cioè una risorsa di molti milioni per l’erario, che non poteva a meno di portare come conseguenza anche la riduzione o per lo meno un grande arresto negli armamenti. Oggi ci presentiamo alla stato stabilito, anche dal Sultano all'atto della proclamazione con la quale la Costituzione stessa è stata richiamata in vita, avrebbe dovuto riunirsi il 1» di novembre, non potrà essere convocato che fra parecchie settimane. 1« elezioni sono appena incominciate, o non procedono con quella regolarità che si sperava, n Governo dei Giovani Turchi si trova di fronte alle più gravi difficoltà, specialmente, perché, dopo gli insuccessi diplomatici, il partito dei vecchi turchi il partito reazionario accenna a rialzare il capo. Tanto che, anche nel partito liberale, si incomincia a parlare di una dittatura militare come il solo mezzo per salvare la situazione. Gir.va sperare che il Comitato dei Giovani Turchi che ispira e dirige tutti gli atti del Governo riesca a mantenere l'ordine tanto a Costantinopoli che nelle provincie senza ricorrere a questa misura. Ma, purtroppo, la situazione non è ancora ben chiara e l’ipotesi di nuove sorprese non si pud ancora escludere in modo assoluto.