Il pappagallo colpevole 293 Ildiz Kiosk è una specie di fortezza, di campo trincerato di dove il capo dei credenti non esce mai — altro che una volta alla settimana — al venerdì, per andare a fare la sua preghiera alla Moschea Hamedie.... nei giardini di Ildiz Kiosk in pubblico — ma viceversa, nel recinto di Ildiz. Si può quindi facilmente immaginare, come approfittando di questo stato di animo del loro Signore tutti cercassero di scoprire delle congiure... o di inventarne per farsene un merito di averle scoperte. Un barbiere è stato anni sono, improvvisato colonnello, perchè con molta abilità, gli riuscì di far credere di aver scoperto un armeno che si aggirava nei dintorni di Ildiz Kiosk, col proposito di uccidere il Califfo. Sono infiniti gli aneddoti che si raccontano a Costantinopoli relativamente alle fortune realizzate, alle carriere strabilianti fatte a questo modo, e alle ragioni per le quali altri, invece, improvvisamente, caddero in disgrazia, e furono mandati in esilio, o... soppressi, senza alcuna forma di giudizio. Fra le vittime, pare vi sia stato anche... un pappagallo. La graziosa storiella è ripetuta a Costantinopoli, da parecchi anni. Vera o 110 che sia, dimostra, in ogni modo, fino a che punto, si crede arrivino le paure e la mania di persecuzione di Abdul Hamid. Nella stanza vicina a quella dove il Sultano lavorava, egli teneva un pappagallo che aveva imparato a contraffarne perfettamente la voce. Un giorno il pappagallo chiama per nome uno dei suoi servi fedeli, in modo che questi credendo di essere chiamato dal Sultano, accorre e si scusa di aver ritardato. Il Sultano dapprima non capisce, poi sentendo di nuovo il pappagallo chiamare per nome il servo, si spiega ogni cosa. E difilato va nell altra stanza e fa giustizia sommaria tirando il collo al povero animale.