122 IN MACEDONIA PRIMA DELLA RIVOLUZIONE l’impero degli Czar non era cosi gravemente impegnato neirEstremo Oriente, rimase sempre una 9 gura secondaria. Di salute cagionevole, fu obbligato a chiedere lunghi e frequenti congedi per cui l’A-gente Civile Austriaco il Von Muller, era l’arbitro assoluto. Nè ha mai creduto nemmeno mettesse il conto di nascondere il suo pensiero, di non lasciare vedere cioè troppo chiaramente, quale era il suo programma e il concetto al quale intendeva ispirare la sua azione. Le Riforme erano l’ultimo dei suoi pensieri ed i suoi segretari lo dicevano apertamente. La sua missione era quella di fare della propaganda austriaca, dimostrando, anche nei più piccoli particolari, che se vi era un accordo fra le Potenze per la questione macedone, era solo all’impero Austriaco che, in qualunque circostanza, sarebbe toccato di agire. Quindi, immediatamente, appena arrivato il De Giorgis, s’impegnò la lotta fra il Von Muller e il Generale. L’Agente Civile Austriaco affettò sempre di trattare il Generale italiano come se nulla avesse a che vedere in tutto ciò che si faceva per le riforme. Nessuno saprà mai le difficoltà nelle quali, in più di una circostanza, sopratutto per questo dissidio, il compianto Generale, che si rivolse più volte alla Consulta per avere istruzioni chiare e precise, rimanendo quasi sempre senza risposta, perchè il ministro aveva altro da pensare, perchè, magari durante qualche crisi, nessuno, e meno che mai il Malvano, voleva assumersi delle responsabilità... o perchè si preferiva non compromettersi. In fatto di istruzioni agli ufficiali che vanno in Macedonia, il Ministero degli Esteri è stato sempre molto avaro. Ad uno dei nostri ufficiali, il quale aveva un incarico speciale, ricevendo l’ordine di partenza,