54 NELLE CAPITALI BALCANICHE raria su quell’accordo Austro-Russo col quale le due Potenze avevano monopolizzato la questione balcanica. Col suo progetto ferroviario l’Austria aveva dato a quell'accordo il primo coup de canif : la Russia, quasi immediatamente, lo ha lacerato del tutto, e ha mostrato immediatamente di considerarlo finito rivolgendosi a tutte le Potenze firmatarie del Trattato di Rerlino per la questione delle Riforme. Parlando alla Duma, l’Isvolski ha con molta abilità sottolineato lo ragioni del dissidio, polemizzando con garbo col Ministro degli Esteri Austro-Ungarico. Mentre l'Aehrenthal, alle Delegazioni, insistè nel dare al piccolo tronco Uvac-Mitrovitza il carattere di una ferrovia economica, l’isvolskl ne ha rilevato il carattere politico ed i vantaggi politici « incontestabili » che il nuovo programma assicura all'Austria. Quindi, ò evidente che ognuno deve pensare a sè come pare abbia voluto dire l'isvolski, e che la Russia si è trovata quindi nella necessità di riprendere tutta la sua libertà d'aEione. Vi è un mistero che anche nel mondo diplomatico non si è ancora riusciti a spiegare: cioè la ragione o le ragioni che possono avere determinato l’Aehren-thal a una manifestazione clamorosa, come quella del suo discorso alle Delegazioni per le ferrovie balcaniche. mentre, se anche avesse messo mano ai lavori della nuova ferrovia, senza fare tanto chiasso, la cosa sarebbe passata inosservata, o quasi. I/impressione era già scontata. E che questo fosse il suo programma, tutti sapevano, dal momento che con questo scopo, e fu dello senza mistero, fu costruita la ferrovia da Serajevo a Uvac, e che, ugualmente, senza mistero, furono fatti gli studi per 11 nuovo (ronco che ha suscitato ora tante polemiche. Vi era