312 UN REGIME SCOMPARSO. nire, da un momento all’altro, e il pensiero della successione preoccupa tutti. Sia che la successione debba aprirsi naturalmente, o che, prendendo il sopravvento nel partito dei Giovani Turchi la corrente più avanzata e più rivoluzionaria, la (piale non ha perdonato al Sultano le infamie di questi trent’anni, quest’ultimo possa essere deposto. Ipotesi che non può escludersi in modo assoluto (1). In questi ultimi anni di assolutismo, Abdul-Ilamid aveva più volte manifestato l’intenzione di mutare l'ordine della successione al trono, designando per succedergli uno dei suoi figli, il giovane Burhaned-dine, il figliuolo prediletto, al quale concedeva l’onore di prendere posto nella sua carrozza ogni venerdì, al ritorno della Moschea. In un paese e in una razza, per la quale il Corano ò l’unica legge, in un paese, e, specialmente, nel vecchio elemento mussulmano che non ha mai voluto accettare nulla di moderno, e che non tiene conto nemmeno dei cambiamenti di fatto prodotti dagli avvenimenti, la sola idea di una simile infrazione alla legge e alla tradizione aveva prodotto una impressione enorme. Il Burhaneddine che Abdul Hamid avrebbe voluto designare come erede, è il quartogenito fra quelli che figurano, dirò così, ufficialmente come suoi figli. (1) A Costantinopoli si racconta questo aneddoto : « Abdul Aziz era ancora sul trono, quando si presentò al Palazzo uno clieick venerato del Kurdistan che chiese di veder Hamid. « Principe, gli disse lo cheick quando fu ammesso alla sua presenza, voi regnerete trentatre anni!» — Ma cosa dici, rispose Hamid, mio zio Aziz vive ancora, mio fratello Murad i* giovane, io non ho che qualche anno meno di lui. Se regnerò, regnerò per poco » — « Ed io ripeto, riprese lo scheik, che regnerete per 33 anni, poiché vostro zio morrà ben presto, e vostro fratello rimarrà poco «ul trono ». Se la profezia è vera, diceva il Fescli (nell’opera già citata pubblicata l’anno scoso) non rimangono ad Abdul Hamid che pochi mesi di vita. Ma allo spirare dei 33 anni di Pegno, Abdul Hamid ha invece dato la Costituzione!