300 UN REGIME SCOMPARSO. fosse abbastanza largo e generoso con lui, Abdul Hamid diceva: — Se tu fossi ricco, se ti chiamassi a coprire qualche alta carica, finirei per temere e dubitare di te pure.... Anche i grandi favoriti, le persone nelle quali pareva che il Sultano avesse la maggiore fiducia erano sorvegliate: anzi si può dire che fossero le più spiate. E non solo fuori, ma anche in casa. Di quando in quando, Abdul Hamid dava in moglie a codesti suoi favoriti, qualche donna del harem imperiale. Per i Turchi è uno dei più grandi onori, che possa loro toccare, quello di vedersi designata in moglie qualche avanzo del harem imperiale; uikì donna che ha avuto la fortuna di piacere al Califfo! In molte circostanze chi era fatto segno a questa grande distinzione, sapendo benissimo come ia nuova moglie non sarebbe stata altro che una spia, incaricata di riferire tutto ciò che vedeva alle sue a-miche del harem imperiale, perchè ne informassero il Sultano, avrebbe avuto il desiderio di declinare l’altissimo e non cercato onore. Ma come fare? Un rifiuto, oltre che non era cosa ammissibile, lo avrebbe fatto cadere immediatamente in disgrazia. Bisognava quindi si rassegnassero ad avere la spia anche nel loro harem! Nei primi anni del suo regno, Abdul Hamid. aveva persino fondata una Società Segreta, la quale a-veva. come scopo supremo, la fedeltà al Sovrano, e la sua sicurezza. Di questa istituzione di Ildiz Kiosk, per la (piale aveva preso a modello la massoneria, per tutto ciò che riguarda i distintivi dei gradi, le parole d’ordine, e il modo di tenere le riunioni, si parlò molto a suo tempo. Si intitolava: La-Illah-il-Allah (Non vi è che un Dio solo) e ne era naturai-