420 ÍNDICE 11 nuovo ministero. — L’ex Gran Visir itaiofobo. — 500 mila lire di stipendio. — 11 serraschiero Riza pascià. — Kiamil pascià ministro senza portafoglio. — Il Sultano e gli ufficiali arrostati. — L’ultimo sforzo della camarilla di palazzo. — Una scena drammatica. — A un Filo dalla guerra. — Il Sultano cede. — La Costituzione è proclamata. — Il Selamlik. — Le dimostrazioni. — L’entusiasmo della popolazione. — I giornali. — La scomparsa delle spie. — I>a dimostrazione a lldiz Kiosk. — Il giuramento delie truppe. — Mussulmani e cristiani. — Una mesta cerimonia alla Chiesa armena. — A Salonicco. — Tre spie fucilate. — I Giovani Turchi. — Lo loro prime riunioni. — I Giovani Turchi a Parigi. — L’ambasciatore Munir pascià o lo spionaggio. — Il Comitato Unione e Progresso. — Il Méchveret. — Riza bey. — Il principe Sabalieddino •..........161 VI. LA CADUTA DEI FAVORITI. IL SECONDO MINISTERO. Lo Scheick-ul-Islam. — I softa e il clero a favore dei rivoluzionari. — Un softa trattato male. — Tentativi di reazione. — Le preoccupazioni del Comitato. — Una risposta di Hilmi pascià. — Il Comitato di Salonicco e il Governo. — Un telegramma perentorio al Gran Vizir. — La diffidenza verso Said pascià. — La destituzione di alcuni aiutanti di campo e di parecchi alti funzionari. — Il direttore delle Poste — Il primo segretario arrestato. — La fuga di Izzet pascià a bordo di un vapore inglese. — La protesta dei Giovani Turchi. — Il vapore fermato. — L’Inghilterra non consegna l’ex favorito. — La sua carriera. — Ripara a Londra. — Si proclama liberale. — Come egli racconta le cose. — La fuga di Solini Melbame. — Il malcontento del Comitato. — Continuano le destituzioni. — Nella guarnigione di Adrianopoli. — I soldati vogliono vedere il Sultano. — 11 Comitato impone l’allontanamento di altri funzionari dal Palazzo. — Un telegramma del Comitato di Salonicco al Sultano. — Un ultimatum ad Abdul-llamid. — Il Sultano cede. — L’editto imperiale. — L’editto solleva nuovi malumori. — 11 Comitato impone la nomina di Kiamil pascia a Gran Vizir. — Un Giovane Turco... di ottantanni. — I suoi precedenti. — I due Said. — Il nuovo Gabinetto. — Il suo programma. — Le dichiarazioni di Kiamil. — Stipendio ridotto e sinecure abolito. — Munir pascià. — Dal Nunzio al rappresentante del Padiscià. — Un telegramma vibrato al Sultano. — Gli stranieri e il Corano. — Il portiere della felicità. — Moribondo! . 211 VII. LA COSTITUZIONE DI MIDHAT. IL PARLAMENTO DEL 1876. Abdul-Aziz dopo il suo viaggio a Parigi. — L’antico cerimoniale ristabilito. — Il Gran Vizir Mahmond Nedim. — Il fallimento e le dilapidazioni del Sultano. — 11 libro del figlio di Midhat. — La prima missione di Midhat. — Midhat e le riforme. £ nominato governatore del vilayet del Danubio. — il suo pr.mo Gran-vizirato. — L’ostilità di Ignatieff. — I contratti col barone llirsch. — Il Sultano costretto a restituire il denaro preso. — La Conferenza di Costantinopoli. — Il giudizio di Sir EUiot. Ambascia-toro Britannico. — Lo schema della Costituzione. — La situazione dell'impero alla fine del Regno di Abdul-Aziz. — Il malcontento. — La deposizione di Abdnl Aziz. Il fetva dello Scheik-ul-Islam. — La proclamazione di Murad V. — Il suicidio dell’ex sultano. — La malattia di Murad V. — Il colloquio storico fra Midhat e Abdul-Hamid. — Murad dichiarato incapace. — La proclamazione