Abdul Hamid c il Principe Ferdinando 32'J senza preoccuparsi troppo di quel Trattato di Berlino che le ha tolto i frutti delle sue vittorie, nè di destare le suscettibilità del Sultano aveva dato, appena ristabilite le sue relazioni col Principato, il titolo di Ministro al suo rappresentante : tutte le altre potenze, compresa l’Italia; avevano a Sofia degli Agenti diplomatici. La Germania sola, per deferenza alla Turchia e al Sultano, non ha avuto per un pezzo un rappresentante diplomatico a Sofia, o per lo meno gli ha dato semplicemente il titolo di Console generale. Quasi tutte te Potenze però, hanno aderito da molti anni alla abolizione delle capitolazioni, e, anche per gli stranieri, funzionano in Bulgaria i tribunali del paese. L’atteggiamento della Sublime Porta ha fatto spiccare tanto più il contrasto con la linea di condotta seguita dal Sultano, inquantochè, ancora poco tempo fa, due mesi prima della rivoluzione, questi aveva voluto dimostrare, e in modo clamoroso, la sua deferenza verso il principe Ferdinando, appunto a proposito di un incidente diplomatico, del quale ho proposito di un incidente diplomatico, del quale ha parlato in un capitolo precedente, destituendo per telegrafo il suo Alto Commissario a Sòfia. Tutta la politica di Abdul-Hamid in questi ultimi anni aveva mirato ad evitare lo scoppiare del conflitto contro la Bulgaria, al quale han cercato più volte di spingerlo anche parecchi dei personaggi nei quali egli aveva riposto la sua fiducia, e specialmente l’elemento militare nel quale la guerra contro la Bulgaria sarebbe stata popolarissima. Nel 1903, all’epoca della grande insurrezione in Macedonia, quando la guerra pareva cosi imminente che parecchi diplomatici accreditati a Sofia avevano già fatto partire le loro signore, fu alla volontà assoluta del Sultano che si deve se la guerra fu evitata.