268 LA COSTITUZIONE DI MIDHAT per le strade. Innumerevoli furono gli indirizzi, • telegrammi di ammirazione e di devozione, mandati da tutte le parti dell’impero a Midhat pascià. Intanto la Conferenza si era sciolta senza nulla concludere, dopo le proteste dei Delegati Ottomani contro Vullimatum dell’Ignatieff il quale avrebbe voluto la nomina immediata di un Governatore cristiano per la Bulgaria. L’orizzonte europeo si oscurava sempre più. Quindi, più che mai, Midhat voleva si procedesse subito ad applicare la Costituzione. Ma Abdul-Hamid tergiversava... e creava continue difficoltà. Mentre era stata proclamata la perfetta uguaglianza di tutti i sudditi ottomani, d’improvviso, con un iradè, il Sultano vietava l’ammissione dei Cristiani alle scuole militari, e così, altre riforme annunziate, erano sfumate per disposizioni date da Abdul-Hamid. Le lettere che Midhat scriveva al Primo Segretario per lagnarsi col Sultano di tutti questi atti che paralizzavano l’opera del Governo, erano rimaste senza risposta. Midhat mandò allora una lettera al Sultano nella quale posava la questione di fiducia, e si astenne per tre giorni di recarsi a palazzo. Al quarto giorno il Sultano lo fece chiamare, e, appena arrivato a Palazzo, un aiutante di campo gli disse di aver l’ordine di ritirargli il suggello dello Stato e di condurlo a bordo del vapore Izzcdine. che levò immediatamente l’àncora e lo trasportò a Brindisi (1). Ivi fu lasciato libero. Midhat, mandato così in (1) Sulla revoca di Midhat in quella occasione,sulle cause che la determinarono è stata data fra le altre questa versione. Una odalisca del palazzo, avendo mandato uno dei suoi eunuchi dal Gran Vizir, per domandargli di nominare come vice-governatore in una provincia un suo servitore, Midhat non seppe trattenere uno scoppio d’indignazione : domandò ironicamente al negro s? la sua padrona, che era una schiava comperata per qualche migliaio di piastre, non poteva domandare da se il favore eh? desiderava, al suo imperialo padrone. Quando l’eunuco ritornò al Palazzo e riferì all’odalisca la risposta del Gran Vizir, la sorte di quest’ultimo fu decisa. Abdnl-Aziz, messo al corrente della situazione, decise la revoca di Midhat. — Vedi: Sefer bey. La deposition de Abdul-Aziz nella « Revuo » del 15 sett., 1908.