XV! INTRODIZIONE lia e per la stima che godeva fra i colleghi, e il periodo del Pansa che, come è noto, è uno dei nostri migliori diplomatici (1), l’Italia è stata quasi sempre rappresentata da mezze figure. In un paese dove, più che in qualunque altro, è difficile e occorre un certo tempo per orizzontarsi, vi sono stati in questi ultimi dodici o quindici anni parecchi ambasciatori, come il Keissmann, il Gal-vagna e il Catalani che vi sono rimasti appena un anno! Per quasi tre anni vi è stato il conte Collobiano, distintissima ed egregia persona, ma non certo la più adatta per coprire un posto così delicato ed importante. Dopo di lui, in uno dei momenti più difficili, quando era sul tappeto la questione delle riforme, e nel periodo acuto per le relazioni nostre con l’Austria a proposito delle questioni balcaniche, quando sarebbe stato necessario i’avere a Costantinopoli un uomo autorevole, che avesse una profonda conoscenza delle questioni Orientali e sapesse agire con tatto, con prudenza, ma nel tempo stesso con una certa energia, siamo stati rappresentati sulle rive del Bosforo dal marchese Malaspi-na. l!n diplomatico malandato in salute, che non aveva mai una volontà sua e che rifuggiva dall'idea di assumere sopra di sè ie responsabilità; per cui nel personale dell'ambasciata regnava l’anarchia e vi furono scene deplorevolissime che ebbero una eco dolorosa nella Colonia —. e in tutto il mondo diplomatico della capitale turca. Con quanto e quale danno per il prestigio nostro, nelle circostanze alle quali ho accennato, è facile immaginare. Fu precisamente mentre avevamo a Costantinopoli il Malaspina, che il colonnello Signorile, nostro addetto militare, preferì dare le dimissioni piuttosto eh” apporre la sua firma a proposito della organizzazione della Gendarmeria macedone, a una convenzione ci n la quale l’Austria-Ungheria ci impose condizioni che egli ritenne lesive del nostro amor proprio e dei nostri interessi e che, con un pò più di tatto, di autorità e di energia, l’ambasciatore italiano avrebbe forse potuto anche evitare ci fosse proposta. 15 anche questa una (1) li che non ha impedito fosse trattato con una disinvoltura senza esempio quando era a Londra e fu chiesto dalla Consulta il gradimento per un nuovo ambasciatore senza nemmeno avvertirlo: essendo stalo stabilito il cambio Tittoni San Giuliano, per ragioni parlamentari occorreva aver lil>crn l'ambasciata di Londra!