Pochi giorni dopo il trionfo della rivoluzione, e-saminando quali potevano essere i pericoli della situazione e le cause che avrebbero potuto gettare qualche ombra suH’ottimismo, col quale si consideravano generalmente le cose, avvertii subito che qualche difficoltà sarebbe certamente sorta nel Sangiaccato di Novi Bazar. Era, del resto, una predizione molto facile e naturale, data la strana ed indeterminata situazione, creata a questo lembo di territorio, dal Trattato di Berlino. Poiché, mentre il Sangiaccato continuava a far parte integrale delFImpero Ottomano, l’Austria-Ungheria, per effetto di quel tale articolo 25 invocato dal barone Aehrenthal, per stabilire il suo diritto alla costruzione della ferrovia d’allacciamento con la linea di Salonicco, che ha fatto versare fiumi d’inchiostro nell’inverno scorso, aveva il diritto di tenervi guarnigione fino al di lei di Mitro-vitza. Secondo una convenzione fra l’Austria e la Turchia per l’interpretazione di tale articolo 25, fu stabilito nel 1879, quando le truppe austro-ungariche andarono di guarnigione nel Sangiaccato, che la loro forza non dovesse superare quella di una brigata, e che, del pari, di una brigata sarebbe stata la forza delle truppe ottomane in quei paesi. Nominalmente la parità era stata mantenuta, perchè an- Manteoazza. Turchia liberale. 23