Il ritiro delle guarnigioni da Novi Bazar 383 Ma il ritiro delle guarnigioni sarebbe slato una necessità anche senza l’annessione, a meno che l’Austria avesse voluto metter il fuoco alle polveri proprio per la questione del Sangiacato e rompere in guerra contro la Turchia. L’Austria, si disse, si ò così chiusa da se stessa la màrcia verso Salonicco. Ma questa marcia non subisce che un tempo d’arresto, e mi pare strano si debba di ciò rallegrarci come di un trionfo, mentre, dall’altra parte, essa conquista definitivamente due grandi e belle provincie e due milioni o quasi di abitanti. Nessuno può credere che l’Austria abbia davvero rinunziato al suo programma, e quell'abbandono del .diritto di tener guarnigione, per le circostanze che lo accompagnano, fa pi Ci che altro l’effetto di una sosta. Pare che faccia un passo indietro per prepararsi meglio alla corsa verso la meta, che spera di poter riprendere un giorno, quando le circostanze lo consentiranno. E intanto si rafforza in quella terra dell’impero che diviene come un immenso campo di concentramento delle forze che un giorno riprenderanno questa marcia. Solamente una grande nazione Jugo-Slava, che fosse la Confederazione Balcanica alla quale si pensava già fino all’epoca di Mazzini o anche semplicemente lo stretto accordo di tutti i paesi serbi, ai quali oggi avrebbe servito di sostegno il forte regno bulgaro, sarebbe stato la vera barriera che avrebbe fermato la marcia del pangermanismo e delle suo avanguardie, che, per ora, fanno sventolare la bicipite. E questa barriera non è più possibile ora. * L’Austria ritira le sue guarnigioni dal Sangiacato per la ragione molto semplice che la loro posizione era diventata insostenibile. Era possibile mantenere dei reggimenti in un al-