— 137 — Guyeu formava l’ala sinistra, Serrurier il centro, Bernadotte la destra; tre divisioni fra tutto. L’esercito austriaco era di pari forze. Schierato sulla riva opposta, esso non copriva la strada di Vienna per la Pontebba, che certamente nè la colonna d’Ork-scay nè gli avanzi della divisione Lusignano poteva no oramai interdire ai Francesi. Ma l'arciduca temeva anzitutto per Trieste e per gli stabilimenti marittimi dell’Austria, e voleva intanto coprir quelli. Quanto ad Orkscay, egli sperava clic sarebbe stato presto aiutato da una divisione di granatieri la quale veniva dal Reno ed era già a Klagenfurt. V'olendo soltanto guadagnare del tempo, egli commetteva 1’ errore di chiederlo al Tagliamento, che non lo può dare se non molto scarso a chi abbia da fare con un nemico intraprendente. I due eserciti si cannoneggiarono alquanto da una riva all’ altra, e la cavalleria leggiera fece parecchie cariche sulle ghiaie, dopo le quali l’esercito francese, vedendo il nemico troppo ben preparato, cessò facendo vista di ritrarsi ai bivacchi e far la zuppa. L’ arciduca ingannato rimarciò indietro al suo campo e non ci pensò più. Due ore dopo il Duphot alla testa del 27*° leggiero e Murat del i5*°, che era la vanguardia del Bernadotte, scesero nel fiume, seguiti dalle proprie divisioni, ciascun reggimento delie quali col secondo battaglione spiegato e il primo e il terzo in colonna a distanza di pe fotone, parole testuali dei rapporto. Il nemico corse alle armi, ma tardi. L’intera prima linea era digià