XXX vita morale, intellettuale ed economica, dovrebb’ essere 1' ¿strumento efficace d' un’ italianità più velocemente progressiva nel mezzo di esse, Dio buono! dov’è egli questo splendore? o chi n’è abbagliato? Lasciamo stare, per Dio, e tacciamo; poiché sen^a colpa fa vergogna. Il governo italiano dovrebbe almeno esercitare nell’ interno del paese tanta autorità da essere in grado non solo di assumervi esso ogni iniziativa, ma da dar fiducia agli Stati forestieri, che nessuna iniziativa sarà presa nel di dentro del paese, fuori, non dico della volontà e dell' assenso espresso o tacito, ma del comando suo. Questa di fatti è la prima base d’ una politica estera ; ii dar sicurezza di poter fare quello che si dice di voler fare. Nessun governo debole, straziato o piuttosto poveramente sciupato dal parteggiare politico, può comunicare ad un altro un pensiero sul quale l'altro possa contare. Invece, ora, e non si vede per quanto tempo ancora, il governo è alle mani di persone, che, sino ai giorno che son diventati ministri, hanno sconosciuto lo Stato; sino al giorno che n’ hanno ghermito il timone, hanno negato, che spettasse di dirigerlo a quelli nelle cui mani, per volontà dd Re e per elezione generale di popolo, il timone era. Siffatte per-