ge neo e sporadico. Gli Slavi in Istria non hanno slavizzato ncssnno c nulla, perche al tutto deficienti delle condizioni materiali ed intellettuali a ciò. Se poi vennero d’altra parte poco italianizzati nelle terre più montane, gli è per la poca cura datasene dai loro incurevoli quantunque benevolenti vicini. Ad ogni modo, la costoro italianizzazione è una metamorfosi etnica e sociale che va da molto tempo progredendo da se, e può dirsi la legge dell’avvenire. Le due schiatte principali, cui si coordinano coleste diverse specie di Slavi occidentali, sono la Serba e la Slovena, costituenti il gruppo casti impropriamente chiamato Illirico. I loro caratteri sono descritti dal Coiz con molta evidenza. Li razza serba, la quale comprendeva gli antichi Illirici nei confini dell'Albania,stanziava lungo la costa orientale adriati-ca dal Quamaro al Montenegro. Essa va distinta dal colorito bruno-olivastro, la faccia oblunga, I’ occhio nero e vivace, l’alta statura e il fiero portamento. Ha penetrante lo spirito, vive e gagliarde le passioni. Li razza Slovena al contrario è caratterizzata da una statura ordinariamente più bassa, l'aspetto dolce, la faccia bianca e tondeggiante, I' occhio azzurro e fisso. Essa stanzia nelle Gamiche intorno al Friuli orientale, tra le Alpi Giulie e nell* Istria media. E qui riviene a taglio per Venezia un' osservazione stata fatta per Roma. Erede del genio latino, cresciuta al pari di questo all' egemonia sul mare, essa volle accingersi a rannodare intorno a se tutti i popoli litofoni, senza