— 131 — alta Drava, come giusto afferma il Sidoni medesimo, non è a disagio per ciò, come quella cui rimangono le fortissime posizioni della valle, dove può mantenersi minacciosa e padrona di tutte le proprie comunicazioni del declivio settentrionale. Quand' anche, come Napoleone e Marmont reputavano indispensabile, 1* Italia possedesse Tarvis, cui si riesce tanto dal passo Pontcbbano salendo a ritroso il Fella , come dal Predicano seguendo il corso dello Schliza, e ne facesse la sua posizione fortificata della frontiera Giulia supcriore, essa non guadagnerebbe che difensivamente parlando. Tarvis non ha riuscita offensiva. L’alta valle della Sava è strettissima fra le Giulie e i Caravanchi e minacciata dalle più vantaggiate e vigorose riscosse di chi possegga la Carinzia. Un’operazione aggressiva attraverso a simili posti aspri e d’impossibile spiegamento, col Raibl, lo Schliza. il Gailitz e il Gail, quattro corsi d' acqua, per quanto mediocri, prima della Drava, sarebbe sbagliatissima in condizioni normali, e possibile soltanto a chi, come Masscna nel 1797, rincorresse e incalzasse un nemico già battuto e scorato. Una vittoria può seguitarsi e compiersi dovunque. Ma in riga d’iniziativa andarla di primo acchito a cercare in posti simili sarebbe temerità e peggi' *. Dai monti della Stiria convergono a Lubiana le masse offensive, cui si schiude il secondo varco che per Selva Pira riesce alla vallata alpestre del Timavo e giù sino di fronte ad Aquiicia.