— 7' — Adriano Balbi, nel volume I della sua geografia stampata a Torino nel 1840, afferma che la linea più conveniente del confine sotto 1' aspetto geografico è quella che dal Terglou volgendo a me\\odì passa ad oriente di Idria, di Piattina, di Adel-sberg, tocca la vetta dello Schneeberg, e scende al mare tra Fiume ed il poggio di Tarsato nella Reclina. L'autore, dopo citatolo, osserva che « la temperie dei paesi al di là delle alture di Pla-nina, di Zirchinizza e di Longatico è senza confronto più rigida, non riuscendo i tepidi venti marini a sorpassare le giogaie che disgiungono il bacino danubiano dall’ Adriatico. » Il clima dell' Istria montana e della Carsia tanto superiore che inferiore è al paragone assai più mite di quello della Camiola, delle regioni Saviane e della valle delia Culpa. Infatti è vero che sopra i vertici meridionali ed occidentali delle Alpi Giulie, come su vari punti dell’ altipiano Carsico, la vegetazione è non solo precoce, ma presenta nelle flore dell’ Istria, del Friuli e della Carsia moltissime specie, le quali non possono in modo veruno attecchire nella Camiola tanto per l’indole diversa del suolo che per la differenza delle condizioni atmosferiche lungo i pendii montani rivolti a greco. Il Malte-Brun, accennando alle fron uè re naturali dell'Italia continentale, soggiunge: « Considérée dans scs limiles naturelles, la panie septentrionale de l’Italie comprend tout le versant des Alpes depuis la branche appellée Alpes Co-