XII
Acacia sua è stata »entità sino agli ultimi monti dcl-l’Istria e all’estreme cime dell’Alpi. Venezia non è stata un centro di forza siffatto. Quantunque fosse una delle mete costanti della politica sua, essa non è stata in grado di mettere il confine d'Italia dove Roma 1’ aveva segnato per più secoli e Napoleone
Io	segnò per qualche anno. Nè possiamo neanche allegare dimore primigenie di genti italiche. Furono greci o di nazione non anche distinta i primi abitatori ; e quando Roma gli ebbe, con quella sua maravigliosa forza assimilatrice gli ebbe ridotti latini. Alla sua caduta sopravvennero d’oltre Alpi nuove e diverse genti, germaniche prima, slave poi, quali per una ragione, quali per un’ altra ; e se le prime furono assimilate da capo, le seconde, rimaste sole e più dappresso al confine, non furono, e stanno tuttora coi loro dialetti, coi loro costumi, colle loro foggic su parte delle terre che per immigrazioni di popolo o per volontà di governo, e nei due casi per desidia nostra, occuparono. Il presumere, che non abbiano diritto di starvi, sarebbe ridicolo; il pretendere, che abbiano obbligo, per rimanervi, di scordare chi sono, sarebbe assurdo. E ciò è rincrescevcde, che la questione noi abbiamo dovuto indugiare a sollevarla. quando nei popoli affini a loro oltre le Giulie