X normale della sua vita e la difesa della sua esistenza. Però sarebbe pur sempre una fortuna grande, se dire potessimo, che in quello spazio di terra del quale parlavo più su, e che l’Austria chiama Contea principesca di Gori\ia e di Gradisca, Marca Contale d’Istria, e città di Trieste, in questo spazio di terra, 145 miglia quadrate o giù di li, non vivono se non italiani. Ora, noi non lo possiamo dire. Secondo lo Czoernig (1), — io amo citare i nemici — nella Contea di Gorizia e Gradisca secondo il censo del i85i, l’ultimo, pare, nel quale le distinzioni etnografiche sicno state fatte (spero che il governo austriaco, smesso sospetti e difese, che non gli tornano a onore, ne gli giovano, le ordini di nuovo in quello del 1880) vivevano i3o,'4K Sloveni, 47,841 Friulani, 13,i34 Italiani, a,t 5o Tedeschi, 403 Israeliti. Io non mi fermo sui Friulani. Se il friulano sia un dialetto ladino o italico è una questione, mi pare, che si può discutere con intera tranquillità di spirito, e nella quale a me non piace di metter bocca, poiché non ho modo ne di studiarla né di risolverla. È certo, però, che non se ne trae politicamente nulla; e se i Friulani (1) Op. cit. p. 57