ma è lecito dubitare.chc l’affermazione sia troppo più lata ed assoluta del vero. Sulla costa Veneta-Istriana, tra popoli Pclasgi, l’mbro-Etruschi e Grecanici, la fusione riuscì più presto che dall' altra parte tra Liburnici ed Illirici, in breve tempo sopraffatti dai coloni greci, i quali li cacciarono dalla Magna Grecia e da (x>rfù. Rinvigoriti dalla mistione coi CcltoGalli, che al cominciare del IV secolo calavano su amendue le coste, gli Illirici aspiravano alla loro volta al predominio sul bacino Adriatico. Però non arrivarono mai più in su del Quar-naro, avendo trovato grave ostacolo nei Greci risaliti a I>csina e a IJssa, e nei federati Libumici Adriesi. Da ultimo intervenne Roma, la quale volendo ripulire. diceva, l’Adriatico dai pirati, pigliò il posto di tutti. Augusto, trentatre anni avanti Cristo, nc fece una provincia dell' Impero. III. Caduta Roma, I' aspetto etnografico di codesti lidi ebbe a modificarsi. Le grandi invasioni dei barbari cominciarono, e con esse I' epoca seconda. Sulla costa orientale dell Adriatico, e precisamente dal Quamaro in giù, la fisonomía etnografica cambiò totalmente.