— 26 — Luciani e del Cavalli che si possono pur mettere insieme ordinate e precise notizie di storia istriana. È buono dame intanto qualche saggio. Non è proprio giusto che a questa regione, cui non mancarono le geste, manchino gli ammiratori. — E le geste furono molte e antichissime. VII. Centoscttantanove anni prima di Cristo, gl’ Istriani vennero alle prese coi Romani, ed il loro re, Epulo, ebbe 1’ onore di mettere per qualche giorno Roma in tanto pensiero e scompiglio che il solo Annibaie vi aveva posto il maggiore. Ecco come. Gl’ Istriani, appena il campo dei Romani cominciò a muovere innanzi, approfittando degli accidenti del terreno, ne seguivano, non veduti, 1’ esercito, attenti a cogliere ogni occasione. Nulla sfuggiva loro di quanto si facesse per terra e per mare. Come videro le poste davanti al campo esser deboli, e tutto lo spazio tra questo e il mare frequentato da una turba inerme di mercadanti, senza nessuna difesa nè terrestre nè marittima, piombarono sulla coorte piacentina e sulle due compagnie della seconda legione. I-i nebbia mattinale li aveva coperti. Diradatasi questa in sul primissimo albeggiare, il lume incerto, come suole, parve moltiplicare allo sguardo dei sor presi Romani le costoro forze. Fatto sta che, spaventati i soldati delle due poste, e fuggitisi in gran