— 88 — di abbandonare l’argomento topografico, a metterne innanzi una la quale presenta, oltre a riscontro di circostanze, vera e propria analogia di natura filosofica e giuridica. Poniamo che fosse questione di una proprietà, e che a segnarne il confine non si accettasse altro criterio che quello d’una cinta. Ebbene, potrebbe essa proprietà dirsi controversa sul serio se in qualche punto codesta cinta si presentasse per avventura interrotta ? — Perchè il giudice sereno ed acuto non potrebbe egli dalla parte esistente, quando se n’ avesse di molta, quasi tutta anzi, indurre il passaggio della inesistente mediante una fra le più logiche e lucide induzioni della scienza, quella della legge di interpolazione? — Se non che nemmeno di questa si presenta per nulla nel caso nostro il bisogno. La massa alpina, scrostata se vuoisi, ma non deficiente, marca ovunque la continuità del fenomeno geologico. Gli è quindi come se (tornando al paragone della proprietà da definire) del muro di cinta si potessero mostrare dovunque le fondazioni. Non sarebbe quanto ai giure la stessissima cosa come se fosse da un estremo all’ altro ritto ed intano? — L'elevazione è il fatto difensivo, ma non è se non dall' andamento che scaturisce il giure. Può questo essere in modo alcuno negabile? Quali sicno i criteri da sostituire, fu già detto più sopra e qui si ripete: i militari anzitutto. GU scopi militari si presentano netti e diretti, e