NOTE ED ESTRATTI LETTERA UNGHERESE ALL'AUTORE (Vedi pag. i SS)- .... Avete torto, voi e i vostri connazionali, quando desiderate la rovina dell'Austria. Ben sapete quanto io ami l1 Italia, io che mi onoro di aver combattuto per la nobilissima causa della sua indipendenza contro i carnefici di Arad e di Mantova. Ma ciò non mi accorcia la vista nel considerare i vostri interessi in relazione a quelli del vostro vicino di oriente. Forse, anzi, il vivo affetto che porto alla vostra nazione me la rischiara ed allarga, essendo anche di ciò capace il cuore. Lasciate dunque che vi dica, coll' intimo convincimento di dir giusto, che I1 impero austr o-ungarico non può essere più quello di una volta, per quanto pure gl'incorreggibili uomini del passato nella Corte di Vienna e nel partito militare tentino di negarlo, stoltamente desiderosi di scongiurare la grande trasformazione a cui già si è vólto quello Stato e dee volgersi indeclinabilmente sempre più, se non vuole soccombere. Ritenendo questo per ferm o, voi dovete augurarvi che ule trasformazione si compia, vale a dire che l'Austria, tramutandosi dai dualismo al federalismo. si estenda via via al Mar Nero e all' Egeo ; — voi dovete augurarvi eh'essa divenga per tal modo un valido antemurale di contro alla Russia, a tenerla lontana dal Me-