diterraneo ; — voi dovete augurarvi eh’ essa se ne stia ben ferma e vigorosa anche di fronte alla Germania, la quale non mancherebbe certo, altrimenti, di cogliere le propizie occasioni, per mettere all’ aperto e più o meno direttamente in via le ancora custodite sue aspirazioni all’Adria. Questo è supremo interesse non solo deH'Austria, ma anche vostro, e insieme delle potenze occidentali. Naturale pertanto, o presto o tardi, o in pace o in guerra, la quadruplice alleanza a si gran fine; e naturale altresì, per conseguenza, che siffatta lega debba essere da voi considerata non solo come il miglior mezzo a salvarvi dal pericolo di avere un giorno a ridosso i due immani colossi del nord, ma ancora come la occasione più favorevole a ricuperare quanto vi manca ai vostri confini di oriente. Lasciando, invece, alle sole potenze occidentali l’assunto di aiutare l’Austria a ricomporsi su altra base, ne avreste immenso danno in ogni caso, sia, cioè, che vincessero i suoi e loro avversarli, sia che vincessero esse, perocché nella prima ipotesi sareste ridotti, con Germania e Russia sulle vostre porte o dappresso, a tristissime condizioni di vita politica ed economica, e nella seconda avreste l’Austria forte cosi dall'Adriatico all' Egeo da togliervi ogni speranza di provvedere mai più alla sicurezza del Regno nell-Alpe Giulia c nei porti dell’Istria.
   Riassunti di tal maniera, sotto si importante riguardo, i mici calcoli politici, consentite che ve oc parli un po' paratamente. Il mio pensiero, conforme a quello già molti anni addietro adombrato dal vostro illustre Cesare Balbo, è bensì ormai comune a molti de' miei compatriota, ma ancora gli fanno guerra vecchi pregiudizii. Principalmente pel timore di accrescere troppo gli dementi slavi dell' Austria, lo si contrasta tuttora tenacemente al di qua e al di là della l-eita. E voi. dal canto vostro, dominati sempre dall’ idea fissa che soltanto il disfacimento della monarchia austriaca vi possa giovare, vi associate coi vostri più implacabili nemici di qui a temere, c, potendo, ad impedire eh' essa s’inorienti. Parlo dunque contro errori vostri c nostri ad un tempo, c per