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scavalcata di già, è come dire tenersi una guarnigione straniera in casa, il che nessun paese può volere e nessun teorico, per quanto parziale, può mai consigliare, se onesto.
IV.
   Sono un mille e trecento chilometri di masse alpine che costituiscono il colossale semicerchio divisorio elevatosi fra il bacino del Danubio, del Reno, del Rodano e questo nostro del Po. I geografi distinguono in esso tre archi distinti, i quali fronteggiano per l’appunto codesti tre bacini ; l’occidentale di 440 chilometri, dal Monte Schiavo al Monte Bianco ; il settentrionale da questo al Picco dei Tre Signori; e 1’ orientale fin giù all'Adriatico, amen-due di estensione approssimativamente eguale al primo.
   E di quest’ ultimo che qui si ragiona, imperocché dal Picco dei Tre Signori comincia la frontiera orientale d’Italia ed c da esso che si distreccia la gran catena delle Alpi principali e ad esso che fanno capo le valli della Drava, della Salza c della Rialza. Di costà si stacca ad Oriente l’Alpe Norica e a mezzodì quella fatalmente minore che, prima Carri ic a e poi Giulia, seconda in largo giro l’ultima insenatura dell’Adriatico e scende a dividere, sebbene tanto meno di quello che si vorrebbe, 1* Italia dalla Carinzia, dalla Camiola e dalla Croazia.